Al punto che a mancargli non sono tanto i concerti, ma la convivialità che ai concerti era connessa: «Ma sì, mi manca il prima e il dopo, soprattutto il dopo quando si andava a mangiare, mi mancano i musicisti e mi manca la botta, l’urlo della gente, anche se durava secondi, ma la tensione no, quella era una sofferenza»?
Questo contenuto è
riservato agli abbonati