Lo ha decretato il segretario alla Difesa, John Lloyd Austin con una direttiva trasmessa al Pentagono: un documento che dichiara Pechino "la minaccia numero uno".

"Lo sforzo che ho richiesto - ha dichiarato l'ex generale Austin - aumenterà la capacità di rivitalizzare la nostra rete di alleati, rendere più forte la deterrenza e accelerare lo sviluppo di nuovi concetti operativi, dello schieramento dei reparti e di una più moderna forza militare e civile".

In pratica, il segretario della Difesa ha fatto sue le conclusioni della Task Force China, creata per valutare la trasformazione del complesso militare di Pechino e quanto sia diventato pericoloso per l'interesse nazionale statunitense.

Ci sarà poi una revisione completa delle tattiche, per affrontare le nuove dimensioni della sfera militare.

Niente più corsi di arabo e centri studi sulla cultura islamica, basta con i poligoni che simulano i villaggi iracheni e i corsi contro le "bombe improvvisate" dei miliziani.