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Usa-Russia, ultime ore per la diplomazia. Biden: «Ogni passo in Ucraina è invasione»
Jan 20, 2022 1 min, 20 secs

Zelenskyj non è stato il solo a replicare al presidente americano Joe Biden che la sera di mercoledì era sembrato immaginare una risposta meno dura e meno compatta, da parte degli alleati occidentali, all’idea di un’«incursione minore» russa in Ucraina.

Confuso anche su quelle che ritiene possano essere le intenzioni di Putin, lo stesso Biden giovedì è tornato sui propri passi ricordando che «se qualunque unità russa attraversa il confine ucraino, quella è un’invasione».

Che provocherà una «risposta economica, dura e coordinata, che ho discusso in dettaglio con i nostri alleati e presentato allo stesso tempo molto chiaramente al presidente Putin.

Non ci sia nessun dubbio - ha detto ancora Biden -, se Putin fa questa scelta, la Russia pagherà un prezzo pesante».

L’unità del fronte occidentale - Stati Uniti, Nato e Unione Europea - a fianco dell’Ucraina è stata al centro anche della giornata del segretario di Stato americano Antony Blinken, giovedì a Berlino per incontrare il ministro degli Esteri Annalena Baerbock e il cancelliere Olaf Scholz.

La sintonia con la Germania è particolarmente significativa per il passo successivo, l’incontro tra Blinken e Sergej Lavrov, il ministro degli Esteri russo, venerdì a Ginevra.

E in effetti, tra gli scenari alternativi immaginati da Biden e Blinken, quello di un riconoscimento di Donetsk e Luhansk potrebbe dare a Mosca il pretesto per puntare il dito su “provocazioni” ucraine e intervenire.

Ha anche definito possibile una nuova conversazione tra Putin e Biden, e ha detto di vedere qualche segnale positivo nella disponibilità dimostrata dalla Nato ad affrontare alcune questioni di sicurezza, anche se non sono quelle più importanti per Mosca

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